Dazi sul vino italiano negli Usa: Unione italiana vini scrive al premier Conte

I potenziali effetti del caso Airbus-Boeing sul tavolo del primo ministro: “A rischio tutto il comparto”

ROMA – Lettera di Unione Italiana Vini (Uiv) a Giuseppe Conte. Sul tavolo del primo ministro, la preoccupazione di Ernesto Abbona per le tensioni tra Europa e Stati Uniti, derivanti dal caso Airbus-Boeing. Il rischio è che si tramutino in dazi per il comparto vitivinicolo italiano.

Le tempistiche della missiva non sono casuali. Entro la fine del mese sarà infatti pubblicato il report dell’arbitrator del WTO, con l’indicazione degli “importi delle misure di compensazione” che gli Usa potranno applicare.

Gli Stati Uniti decideranno quali saranno i prodotti colpiti, i Paesi interessati e l’entità del dazio. Mentre l’autorizzazione della WTO sulle misure sanzionatorie sarà notificata entro la fine del mese di ottobre 2019.

Da quel momento, gli Stati Uniti saranno autorizzati ad applicare le tariffe doganali. E il vino è uno dei potenziali target a causa di bilancia commerciale fortemente sbilanciata a favore dell’Unione europea.

Come già accaduto in passato – evidenzia Ernesto Abbona – il comparto vitivinicolo italiano si trova al centro di una guerra commerciale rispetto alla quale è totalmente estraneo, trattandosi di una disputa che coinvolge i Paesi parte del Consorzio Airbus, che sono Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Auspichiamo, quindi, che venga fatto tutto ciò che è necessario per dare garanzie alle imprese italiane del vino”.

Il potenziale contenzioso tra Stati Uniti e Unione Europea sta rendendo probabile un conflitto tariffario che potrebbe colpire proprio il vino italiano. “Auspichiamo che il nostro settore non paghi il prezzo altissimo di una guerra commerciale che rischia di compromettere l’equilibrio e la sostenibilità economica di migliaia di imprese”, avverte Abbona.

“L’imposizione di un dazio al 100%, infatti, metterebbe completamente fuori mercato i vini italiani, con conseguenze disastrose. Come Unione italiana Vini chiediamo un intervento del Premier Giuseppe Conte affinché venga avviata un’opportuna azione diplomatica per scongiurare il verificarsi di misure sanzionatorie verso il nostro Paese”.

L’IMPORTANZA DEGLI USA
Gli Usa sono infatti la prima destinazione, in volume e in valore, delle vendite di vino italiano, per oltre 3,3 milioni di ettolitri, corrispondenti a circa 1,5 miliardi di euro. La domanda complessiva è aumentata di oltre il 30% negli ultimi cinque anni.

Cresce in maniera analoga il quantitativo di vino esportato dal nostro Paese verso gli Usa. Nello stesso periodo, la spesa statunitense per vini spumanti è salita complessivamente del 70%, mentre quella relativa al prodotto proveniente dall’Italia è più che raddoppiata.

Dati che vanno letti congiuntamente a quelli sugli investimenti italiani negli Stati Uniti, soprattutto in progetti di promozione, alcuni dei quali cofinanziati dal Governo italiano e dall’Unione europea, che dimostrano quanto il mercato statunitense costituisca “uno sbocco strategico irrinunciabile”, per dirla con Uiv.

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